Lapponia

La Lapponia è uno degli ultimi veri paradisi d’Europa. Una terra incontaminata, legata ancora oggi alla sua storia antica, in cui la natura è assoluta protagonista. In cui l’uomo è amico e non nemico, in cui l’uomo è parte integrante di quella natura.

La Lapponia infatti è ancora fuori dal turismo di massa, e riesce ancora a conservare la sua unicità, le sue tradizioni, il suo ritmo lento e rilassato. I viaggiatori che arrivano da queste parti lo fanno punta di piedi, sanno che sono luoghi che meritano rispetto ed il mondo intorno a loro fornisce chiari messaggi di armonia, pace e serenità. Là, non c’è mai competizione tra uomo e natura. Quando si arriva in Lapponia, si è accolti e coccolati, e si inizia a fare parte di questo mondo antico e meraviglioso. Se ne viene pervasi e quando si torna via si è un poco diversi, un poco cambiati e probabilmente un poco migliori.

Ma la Lapponia è davvero immensa e si estende su ben quattro Paesi: Finlandia, Svezia, Norvegia e Russia, con genti, lingue, monete e usanze diverse. Si può essere a picco sul mare, o a migliaia di km nell’entroterra, si può essere sulla vetta di un’alta montagna o nella pianura più anonima. Eppure la Lapponia mantiene una sua anima unitaria. Quando sei in Lapponia, che tu sia a sud o a nord, sul mare o nell’entroterra, in paese con l’euro o con la corona, con la repubblica o la monarchia, ti senti semplicemente in Lapponia.

E’ stato soprattutto il popolo Sami ad aver plasmato questa terra. La loro impronta è presente ovunque. I Sami sono l’ultimo vero popolo autoctono rimasto in Europa, e continuano a prosperare nonostante la modernità, anzi grazie ad una perfetta armonia con la modernità. Infatti le loro tradizioni vivono oggi come in tempi remoti, si ripetono uguali a se stesse, anno dopo anno, secolo dopo secolo, eppure, allo stesso tempo la Lapponia è anche un paese modernissimo, esempio per tutto il mondo occidentale, in cui, tra le tante eccellenze si registra un livello di istruzione estremamente elevato, ed un ritmo di crescita nelle nuove tecnologie davvero impressionante. Tradizione e modernità possono convivere, posso arricchirsi e spronarsi l’una con l’altra. La Lapponia dovrebbe essere un esempio da seguire anche per noi.

Per un viaggiatore la Lapponia è un luogo davvero affascinante e sempre pieno di spunti. La Lapponia è infatti una grande trasformista. Veste l’estate e l’inverno con grande disinvoltura, si trasforma completamente con il passare dei mesi, e ti lascia spiazzato ogni volta che ci vai.

Sopra il circolo polare artico, l’Inverno e l’Estate si alternano con grande puntualità, esattamente come avviene in ogni parte del mondo. Le leggi del cosmo sono inesorabili anche in Lapponia. Ma qui quello che fa impressione, è l’ energia con cui tutto viene stravolto e mutato. Sembra incredibile pensare, come la stessa terra possa dare vita a paesaggi così diversi, a sensazioni così mutevoli. Semplicemente la Lapponia dell’Inverno, non è lo stesso luogo della Lapponia dell’Estate!
Verrebbe da dire che la stagione più rappresentativa sia l’Inverno, non fosse altro perché quando pensiamo alla Lapponia ci viene in mente il freddo, gli alberi ricoperti di neve, le slitte dei cani, le renne e magari Babbo Natale. Ed in effetti, per gran parte dell’anno la Lapponia è ricoperta di ghiaccio e neve, e le temperature hanno sempre il segno negativo. Ma l’inverno è tanto affascinante quanto duro, crudele e difficile. Tutto viene avvolto per mesi da una lunga ombra cupa, il sole non sorge più, il ghiaccio ricopre e intrappola tutto , ed il freddo cerca in ogni modo di tenerti immobile e impotente.
Invece l’estate è facile, leggiadra, calda, e ovviamente magnifica, come solo l’estate sa esserlo in ogni parte del globo. L’estate ti offre cieli stupefacenti, ti offre odori e sapori speciali, ti offre la libertà di movimento e di azione, ti offre il privilegio di un sole che non ti abbandona mai, che ti conforta e ti riempie di energie.
Ma l’inverno e l’estate si sfidano anche sul piano dei divertimenti e cercano di far entusiasmare i loro estimatori con le loro tante attività. L’Inverno propone ad esempio i magici safari con le slitte trainate dai cani husky nei magici boschi di betulle, oppure le sciate, le ciaspolate, e la pesca sui laghi e fiumi ghiacciati, le escursioni con le motoslitte ed i fuoristrada sulla neve. L’estate ribatte dicendo che negli stessi magici boschi, ci puoi andare a passeggiare, cercare i funghi e le more, ad annusare i fiori o semplicemente a farci un giro in bici. L’estate ti dice che su quegli stessi fiumi e laghi ormai tornati alla loro fluidità ci puoi pescare senza bisogno di fare complicati buchi nel ghiaccio, ci puoi nuotare, ci puoi andare in barca e fare rafting. E che se proprio non puoi fare a meno degli Husky, beh poi comunque andarli a trovare e te li puoi coccolare senza per forza obbligarli a trainare alcunché.
Ecco lassù, in Lapponia, certi posti danno concretamente la sensazione di posti in cui si attenda… in cui si attenda che passi il caldo probabilmente, o che torni a splendere la notte. Ma lassù sopra il circolo polare artico, c’è bisogno che le auto si fermino e partano le slitte. C’è bisogno che i fiumi si ghiaccino e tornino a fungere da vie di comunicazione e che i paesi si riuniscano, c’è bisogno che i laghi tornino piazze in cui far giocare i bambini. C’è bisogno che il sole si spenga, e torni a splendere il verde dell’Aurora.

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